Se sei un cittadino straniero, ci sono diverse modalità per rimanere in Italia in maniera regolare.
Innanzitutto è necessario distinguere fra cittadino UE e cittadino extra UE. Infatti chi proviene dall'Unione Europea è libero di soggiornare in Italia secondo il principio della libertà di stabilimento.
Se invece si è cittadini extra UE è necessario aver prima di tutto effettuato l'ingresso con visto, ove richiesto. Infatti il visto di ingresso non è necessario per la provenienza di tutti i paesi extra UE.
Quali sono i titoli di soggiorno?
È possibile rimanere in Italia con i seguenti titoli, la cui durata varia in base alla tipologia:
• Dichiarazione di presenza → massimo 3 mesi, da presentare in Questura, eventualmente con la stessa documentazione richiesta per il visto
• Permesso di soggiorno → massimo 2 anni, da presentare in Questura, documentazione variabile in base alla tipologia
• Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo → durata illimitata, si può richiedere dopo 5 anni di soggiorno regolare con determinati presupposti
• Carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell'UE (dunque anche italiano)
• Ricevuta di richiesta e/o rilascio del titolo di soggiorno
E se l'ingresso avviene irregolarmente?
Vi sono alcuni casi in cui è possibile che il rilascio del titolo di soggiorno avvenga anche nel caso di ingresso irregolare in Italia, che spesso non avviene per volontà dell'interessato. Infatti è possibile ottenere il soggiorno per motivi di protezione sociale (c.d. "casi speciali"), in favore di individui che si trovano in particolari situazioni di disagio sociale:
• vittime di violenza o di grave sfruttamento
• vittime di violenza domestica
• particolare sfruttamento lavorativo
I casi di divieto di espulsione
Premesso che la presenza in Italia deve essere regolare, vi sono alcuni casi in cui persiste il divieto di espulsione e di respingimento.
Nota bene: sono tutti casi in cui è possibile sempre rivolgersi alla Commissione territoriale per richiedere il riconoscimento della protezione internazionale.
Infatti è possibile non essere espulsi se:
• il rientro nello Stato di origine comporti persecuzione per motivi di razza, sesso, lingua, cittadinanza, religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali
• il rientro nello Stato di origine comporti tortura
• si è minorenni, salvo il diritto a seguire il genitore o l'affidatario espulsi
• convivente con parente entro il secondo grado regolare o con coniuge italiano
• gravidanza o sei mesi successivi al parto
• condizioni di salute gravi
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Avv. Alfredo Di Sanza
Dott.ssa Federica Solimene