IL PIANO DEL CONSUMATORE E IL RISANAMENTO DEL DEBITO
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E’ possibile risanare un debito o uscire da una situazione di crisi?

Il sovraindebitamento è la situazione di crisi o di insolvenza in cui versa un soggetto, rappresentata da un disequilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile.

Lo stato di crisi è una condizione prodromica all’insolvenza che costituisce una situazione di difficoltà economica- finanziaria tale da rendere probabile l’insolvenza del debitore  e si manifesta con l’incapacità di far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate, mentre lo stato d’insolvenza si manifesta con inadempimenti o altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.

Le procedure che permettono di risanare una situazione di sovraindebitamento sono disciplinate dalla L. 3/2012 “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento”, modificata dapprima con il  Decreto Ministeriale 202/2014, “Regolamento recante i requisiti di iscrizione nel registro degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento”poi dalla Legge 132/2015 “recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria” ed infine dal d.l. 137/2020 il “Decreto Ristori”.

Chi ha diritto ad accedere alle procedure di risanamento del debito?

Hanno diritto di  accedere alle procedure di risanamento:

  • i consumatori
  • i professionisti, gli artisti e altri lavoratori autonomi;
  • le start up innovative;
  • un socio illimitatamente responsabile;
  • un imprenditore cessato;
  • un imprenditore sotto la soglia, che ha cioè un patrimonio complessivo annuo che non supera i 300.000,00 euro;
  • un imprenditore sopra soglia con debiti inferiori a 30.000,00 euro;
  • le società professionali ex Legge 183/2011;
  • le associazioni professionali o studi professionali associati;
  • le società semplici costituite per l’esercizio delle attività professionali;
  • gli enti privati non commerciali.

Non può accedere alle procedure di cui alla normativa L.3/2012 l’imprenditore soggetto alle procedure fallimentari.

Cosa si intende per consumatore?

La normativa considera consumatore:  il debitore persona fisica che ha assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.

La legge quindi considera oggettivamente il  consumatore in quanto prende in considerazione  l’origine del debito. Ciò vuol dire che l’imprenditore o il professionista possono accedere a questa procedura se la natura del debito deriva da uno scopo estraneo all’attività imprenditoriale o professionale. 

E’ stata estesa la disciplina anche “ai membri della stessa famiglia” il coniuge, i parenti entro il quarto grado, gli affini entro il secondo, le parti dell'unione civile, i conviventi di fatto, stante il fatto che la crisi di un famigliare influenza l’intero nucleo. L’art. 7-bis  prevede, infatti,  che i membri indebitati di un nucleo familiare potranno arrivare all’esdebitazione mediante un’unica procedura.

Inoltre anche i soci delle s.n.c., s.a.s., s.a.p.a, a condizione che i loro debiti siano estranei a quelli sociali, e che la procedura non rechi pregiudizio ai creditori sociali possono accedere al piano del consumatore.

Relativamente alle condizioni all’accesso:

  • il consumatore si deve trovare in uno stato di sovraindebitamento, ossia in una situazione di crisi o di insolvenza;
  • non deve aver  determinato il sovraindebitamento per colpa grave, malafede o frode;
  • non deve essere già stato esdebitato nei cinque anni precedenti la domanda o averne beneficiato per più di due volte.

Cos’è il Piano del Consumatore?

Il piano del consumatore è una proposta di risanamento del debito che il consumatore redige con l’aiuto di un consulente e l’ assistenza di un Organismo di Composizione della Crisi o da un Gestore della Crisi e presenta al Tribunale.

Il Giudice designato qualora ritenga ammissibile la proposta dispone l’udienza per l’omologa della medesima. Ai fini dell’omologazione del piano il giudice valuta la realizzabilità del piano, l’assenza di dolo o colpa grave del consumatore e di frode nella redazione della proposta , altresì considera la convenienza della proposta rispetto l’ipotesi di  liquidazione dei beni.

Laddove i creditori o altri interessati ritenessero maggiormente conveniente la liquidazione dei beni del debitore al piano da quest’ultimo proposto , il Giudice può comunque omologare il piano del consumatore se ritiene che il credito possa essere soddisfatto in misura non inferiore all’alternativa liquidatoria.

Una volta che viene pubblicato il decreto di omologa del  piano del consumatore esso è vincolante per i creditori.

Quali sono i benefici del Piano del Consumatore?

Tale disciplina permette di sospendere le procedure esecutive in atto sul patrimonio immobiliare o mobiliare del debitore. L’art.12bis della  legge 3/2012 dispone infatti che: “ Quando,  nelle  more  della  convocazione  dei  creditori,   la prosecuzione di specifici procedimenti di esecuzione forzata potrebbe pregiudicare la fattibilità del piano, il  giudice,  con  lo  stesso decreto, puo' disporre la sospensione degli stessi sino al momento in cui il provvedimento di omologazione diventa definitivo”.

Il piano del permette, inoltre,  al consumatore di liberarsi del debito pur non pagando l'intero importo capitale, in quanto il debitore propone l’estinzione del debito attingendo esclusivamente  al patrimonio prontamente liquidabile e la proposta non necessita l’approvazione del creditore, bensì l’omologa del giudice.

Qualora il debitore per causa a lui non imputabile non riesca ad adempiere alle obbligazioni del piano omologato può richiedere una modifica del medesimo a seguito delle condizioni che sono cambiate.

Sei un consumatore e ti trovi in situazione di crisi o in una situazione d’insolvenza ? La procedura di sovraindebitamento può aiutarti a risanare i tuoi debiti ed uscire dallo stato di crisi.

Se desideri avere assistenza o una consulenza legale in materia di sovraindebitamento contatta lo Studio Legale Di Sanza, sito a Roma nel quartiere Eur. Sarai assistito da un team di professionisti qualificati.

Studio Legale Di Sanza & Co.

Category : Recupero del credito e Procedure esecutive

Tags : sovraindebitamento

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